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Il ritorno della mezza stagione

by Mot Low

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1.
Apocalisse 04:27
e niente, non abbiamo nessun espediente per svoltare, ma che me ne importa, intanto, non possiamo perderci più niente. Mi proponi di cambiar atteggiamento per poter limitare il tracollo che intanto avverrà inesorabilmente. Come se tutto fosse univoco, questa è la soluzione più logica, sarà che l'umanità è sterile ma a me non interessa per niente. Autodistruggiamoci: l'agonia è inutile. Tanto è lo stesso, altro che coito interrotto: voglio l'amplesso. Voglio raggiungere l'eccesso, lo voglio subito, lo voglio ora, lo voglio adesso. Vuoi cambiare oppure solo rimandare, dici: “ noi ci potremo salvare”, sbagli non potremo evitare niente. Non capisco tutto questo masochismo per poter rallentare il decorso: io sono per il breve ma intenso.
2.
Allestero 03:59
Sono cambiato non so perché, mi sento diverso, ora ho il coraggio di dirti tutto quello che penso. Io corro e sono già oltre ma tu dormi cullato dall’arroganza di chi dà tutto per scontato. E non mi dire che è tempo sprecato anche se non hai mai provato, che te ne andrai perché cerchi di più. Prendi pure l’aereo per quella terra promessa che non riconosci in quello che hai, perché tu cerchi di più. Bevi tè freddo e porti con te cattivi presagi, di un futuro che non ci appartiene ed è solo per pochi. Mi sento cambiato, mi sento diverso, credo che terrò tutto per me e quel che resta consideralo perso. Parigi, Berlino, Roma o Shangai avrai.
3.
Finito 03:32
Come vorrei tutto fosse finito, certo più vecchio ma meno annoiato. Presto fai presto, fai presto che è tardi, presto fai presto, l'ha detto tua madre. Voi che correte ansimando nel vuoto, rendetevi conto che il traguardo è passato. Che senso ha? Che senso ha? Non è così che finirà. Ancora un po', ancora un po', per me non sei mai abbastanza. Che senso ha? Che senso ha? Forse si spreca l'aria anche perché, anche perché il prima e il dopo coincidono. Adesso cerca di capire quello che ti dico: non puoi farci niente, il tempo è finito e su questo non transigo; è sorprendente ritrovarsi in questa incapacità. Presto fai presto, fai presto che è tardi: ora non hai la tua vita davanti.
4.
F.Alberoni 03:10
Ero socievole tempo fa, quant'è bello appartenere a un gruppo in questa splendida società, vattiafidare di Alberoni! Ormai io mi rassegno: il prezzo da pagare troppo alto. Anche la mia individualità da sacrificare invano per della gente che mi annoierà ma non quanto faccia lo ska. Sarà che ho da sempre creduto che io fossi meglio e infatti: non ho più niente da dire proprio per questo non vi sto più a sentire. Non ho più niente da dire. Sono stufo di voi ho finito le frasi, le stesse, sul lavoro, le ferie, il tempo, le tasse e di quanto è cambiata la gente. C’è sempre chi sta peggio di me: l’odio per la solitudine come odiarsi per quel che si è, quindi fatti due domande. Forse asociale ma almeno il nemico non lo porto dentro.
5.
IL RITORNO DELLA MEZZA STAGIONE: Poter migliorare anche di poco non è semplice, ne avessi il potere cambierei tutte le regole elementari: l'ovvietà e il luogo comune; creare il caos per non poterlo governare. Nessuno è diverso finché non gli dici che non lo è, omologarsi è sempre stato così comodo. Ritorneranno le mezze stagioni, il ritmo non sarà questione di colore, anche se i soldi renderanno felici i ristoranti sono vuoti per la crisi, dormire ancora con le porte aperte certi dei treni in ritardo da sempre ma ciò che incoraggerà per davvero è che si stava meglio quando si stava meglio. Anticonformisti a priori per distinguersi senza rendersi conto di avere soltanto cambiato catalogo. Anche per loro sovvertire per essere uguali, d'improvviso andrà di moda rinnegare. Il nemico peggiore è una frase che non ci abbandonerà mai: l'eccezione che conferma la regola. …e non basterà mai. Che enorme errore di valutazione: da grande avrei dovuto fare il dittatore per non sbagliare mai. Ora voi tutti mi dovete seguire, non ci sarà nulla da pensare, farò tornare anche la mezza stagione.
6.
L’IMPORTANTE è VENIRE: andare andare non importa dove, venire venire non importa quando. Non è vero non ci credere, in un viaggio non è il viaggio sé che importa, infine, è l'atto ultimo: arrivare il prima possibile. Viaggiare, poche balle il tragitto è soltanto futile. Viaggiare, non importa per quanto fosse solo un'istante. l'importante è venire non importa quando, si che importa, Adesso. Come se fossimo in acido, il divano è così esotico, il modo più veloce e comodo per allargare i vostri orizzonti. Lo diceva il signor Cronenberg, oppure Spock di star trek: “vorrei spostarmi senza muovermi”, è proprio come il sesso a pagamento. Dove non c’è niente da vedere, dove la gente va solo per venire.
7.
ANCHE STASERA NON CI SIAMO DIVERTITI: Anche questa sera, solo io e te, pronto a farmi rovinare il weekend. Con le mani in tasca, dimmi cosa vuoi, facciamo cosa vuoi, dimmi cosa vuoi. E solo perché ci sei tu con me, sfoggerò qualche banale cliché, ti mostrerò di essere accomodante, interessante, brillante. Anche stasera io rido ma non mi sono divertito, io non mi rilasso, io non mi accontento. Quel che voglio non l’ottengo, io mi faccio i fatti miei… e forse per questo anche stasera non mi sono divertito. Volubile da sempre, non è questo ma il problema è che: sono abituato ad assecondarti senza scegliere mai. Vedi com'è semplice: c'è sempre che vuol farlo per te; non sai quanto è splendido lamentarsi senza decidere.
8.
CONTA SOLO IL MATERASSO: La prima strofa lei bacia lui e si vede che l’amore ha influenza e si vede che l’amore ha consistenza. La prima strofa lui bacia lei e si chiede come mai l’amore è evitabile e si chiede come mai è un sentimento così debole. Nel ritornello non ho parole, ci va esperienza per descrivere, inclinazione nello scrivere il testo di una canzone. Seconda strofa fanno l’amore, no non dico che è lo stesso: l'amore non è il sesso, no non dico che è lo stesso: il sesso è inibitore. Seconda strofa qualcosa è successo non conta il prima: conta quello che è adesso, non conta il dopo: conta solo il materasso. Nel ritornello non ho parole, ci vuole impegno e dedizione, serve un’idea e un opinione per il testo di una canzone. E Adesso un breve assolo perché questo è il mio lavoro, ho uno standard da seguire che includa anche l'errore. Io non sono un artista sono un fotocopiatore. Ultima strofa lei dice a lui: “Ho deciso che finisce qui la relazione, ho deciso che sono solo più parole”. ultima strofa giustificazioni: non si è stati all'altezza frutto di castrazioni, non si è stati all'altezza o forse solo troppo buoni.
9.
10.
IN UN ALBERGO AD ORE: Quando sei entrata e ti ho guardata ho realizzato il fatto che più passa il tempo e più mi piaccion' tutte, ma ho scelto te. Non voglio il tuo amore voglio solo fare due parole, soltanto due parole in un albergo ad ore. Non ha più 16 anni, sai che intendo e anche lei lo sa, meglio di un réclame anni 90 azzera la mia volontà. Intanto mi avvicino, forse fluttuo ne ho la facoltà, in una frase posso buttar via tutto, non credo che accadrà. Tutto quel che di peggio è successo, nella storia, di certo, è l'effetto di aspettative disilluse quanto pagare senza ricevere appagamento. E nient'altro è stato toccato a parte il mio orgoglio.
11.
LONTANO DAI PASTI: voglio uscire c'è tanta gente, 3 aspirine e un disinfettante. Sono pronto, son guarito, posso fare qualcosa di atipico. Stai tranquilla non c'è nulla là fuori che davvero valga. in effetti non sono pronto, non sono ancora guarito devo rimanere chiuso qui. è colpa mia che inizialmente, trovando il fatto confortante ho perso la mia volontà. la canottiera, la crema solare, non vado più al mare, la polvere, il finestrino, qualcuno sa perché, l'amuchina, la congestione, uscire lontano dai pasti, le mani sporche, il preservativo, anche in bocca. Le mie difese son cadute o forse non le ho mai avute contro di te. Ipocondria da troppo tempo le malattie lo sporco e il vento mi han reso servo.

about

Il primo entusiasmante album dei Mot Low

credits

released January 20, 2014

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about

Mot Low Torino, Italy

I Mot low sono persone che suonano. Suonano in stile post (forse garage) rock. Immaginatevi croccantezza, riff, fischi e urla sopra un tappeto ritmico chiodato in una cascina del Monferrato mentre la birra del discount sta irrimediabilmente finendo.

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